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IL SIGNIFICATO DELL’EQUALIZZAZIONE DEL POTENZIALE

Fonte: Dipl. Ing. Armin Gärtner

Il seguente articolo descrive il significato del collegamento equipotenziale supplementare (CES) per la tecnologia medica. Va fatta una distinzione tra un sistema fisso, generale per l’equalizzazione del potenziale secondo la norma DIN VDE 0100, sezioni 410 e 540 ed il sistema CES aggiunto tramite una linea snodabile con un apposito connettore da collegare, separatamente, per prodotti mobili per uso medico, attivi e non attivi, trasportabili / portatili, il quale è stato standardizzato secondo la norma (anteriore) VDE 0107 e la norma (nuova) VDE 0100 (sezione 710).

Normalmente, a causa di esigenze costruttive, esistono, solo, delle tensioni di valore molto ridotto sulle parti del dispositivo con le quali si possa venire in contatto. Tali tensioni, in caso di contatto, generano delle correnti di dispersione del dispositivo. In caso di guasto, si possono verificare delle correnti di dispersione del dispositivo di valore maggiori e sotto forma di correnti di guasto. Nel primo evento di guasto, queste correnti di guasto possono portare a dei valori elevati della tensione di contatto se non sia disponibile alcun collegamento equipotenziale supplementare.

Pertanto, il collegamento equipotenziale supplementare, rappresenta una misura preventiva per proteggere i pazienti, gli utenti e terzi da tensioni di contatto che possano sorgere a causa di un potenziale di tensione tra le parti conduttrici ed i dispositivi mobili portatili.

Successivamente, vengono descritti la necessità di procedere alla equalizzazione del potenziale e la filosofia relativa alla sicurezza associata al collegamento equipotenziale supplementare (CES).  Ciò con lo scopo di potere meglio comprendere ed applicare questi concetti, spesso, trascurati e non applicati nella pratica mediante delle misure opportune.

1. COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE SUPPLEMENTARE INSTALLATO, IN MODO FISSO

Fig. 1: Disposizione schematica del conduttore di protezione e del collegamento equipotenziale nelle sale operatorie con indicazione delle possibili direzioni di flusso delle correnti di equalizzazione

 

Negli edifici di un ospedale, oltre alle installazioni elettriche sono presenti una serie di tubazioni come, per esempio, quelle in rame per l'acqua o per i gas le quali, a causa delle loro ampie sezioni trasversali, possono condurre bene l'elettricità. Queste tubazioni sono ascrivibili come parti conduttive estranee in conformità con la sezione 200 della norma DIN VDE 0100. Queste includono anche le costruzioni conduttive dell'edificio o le armature presenti nel calcestruzzo.

Poiché la diffusione di impianti di potenza, negli ultimi anni, è aumentata sempre di più vi è da attendersi che le correnti elettriche non fluiscano, solo, attraverso il conduttore di protezione previsto a tal uso ma bensì, secondo le leggi Kirchhoff, anche, tramite le tubazioni. Tali correnti si distribuiscono non solo in caso di guasto ma, anche, durante il normale funzionamento.

 

Pertanto, anche durante il normale funzionamento, ma soprattutto, ad esempio, in caso di guasto un sistema di tubazioni può essere sottoposto a tensione. Se non vi è alcun collegamento equipotenziale, una corrente elettrica può fluire attraverso una persona che tocchi due sistemi di tubazioni diversi, uno dei quali sia collegato a terra. A seconda della resistenza che si presenti nel contatto, la tensione di contatto per un semplice guasto a terra risulta, inferiore, in modo corrispondente, alla tensione di rete di 230 V.

 

Collegando tutti i sistemi conduttivi, come tubazioni o alloggiamenti di dispositivi, mediante conduttori equipotenziali, queste tensioni (potenziali) di contatto devono essere ridotte a valori che risultino innocui per l'uomo. Per una equalizzazione completa del potenziale, vengono collocate delle barre di equalizzazione del potenziale, vicino al quadro di distribuzione di bassa tensione (in tedesco “NSHVt”), a fondazioni, sistemi di protezione a bassa tensione per fulmini, tubazioni del gas interne, tubazioni dell'acqua, tubazioni di riscaldamento (mandata-ritorno), tubazioni per la conduzione di vapore, tubazioni di gas per uso medico, ecc.

Il problema della sicurezza elettrica ed il conseguente flusso di correnti di equalizzazione vengono mostrati nella figura 1.

La figura mostra come delle possibili correnti di equalizzazione, che possano generarsi in corrispondenza del funzionamento dei motori, ascensori, condizionatori d'aria, ecc., possano propagarsi attraverso le armature del calcestruzzo da altri settori dell’edificio verso gli spazi della sala operatoria e possano mettere a repentaglio, in questa, le condizioni del paziente, mediante le apparecchiature e le unità chirurgiche ecc, se non si proceda ad una equalizzazione del potenziale.

Il voltmetro indicato sopra il tavolo operatorio indica delle possibili differenze di potenziale tra i singoli dispositivi. Queste possono consentire alle correnti di equalizzazione intraoperatorie di fluire attraverso e verso il cuore del paziente.

Requisiti della precedente norma VDE 0107 per impianti elettrici negli ospedali e nelle sale mediche al di fuori degli ospedali.

La norma VDE 0107 divide le sale mediche in gruppi (AG) secondo la applicazione di queste 0, 1 e 2. Per le sale nel gruppo AG 2 viene richiesta, generalmente, una rete IT medica con un potenziale flottante ed un ulteriore, sistema speciale di equalizzazione del potenziale. Le reti IT per uso medico vengono utilizzate in modo tale che non avvenga nessuno spegnimento in corrispondenza del primo cortocircuito o messa a terra. Solo nel caso di un cortocircuito o di un sovraccarico eccessivo non sarà possibile continuare ad utilizzare l'apparecchiatura elettromedicale.

Nota: il termine rete IT come nome per questa particolare forma di alimentazione elettrica non deve essere confuso con lo stesso identico termine IT inteso come network of information technology (IT).

Nelle zone del gruppo AG 2 (sale operatorie, unità di terapia intensiva, sale dove si proceda al cateterismo cardiaco) secondo la norma DIN VDE 0107, in aggiunta alle misure secondo la sezione 410 della norma DIN VDE 0100, tutti elementi conduttori esterni, vengono collegati elettricamente tra loro ed alla barra di protezione a terra. Questo in aggiunta alle misure previste all'interno dell'ambiente dove si trovi il paziente. Con questa misura si consegue provvedere anche per valori molto ridotti delle tensioni di contatto.

Questo, per una sala operatoria, significa, per esempio, che tutti:

• i tavoli di sala operatoria fissi, a meno che non si tratti di dispositivi di classe di protezione I

• il pavimento chirurgico conduttivo

• le luci di alimentazione a soffitto, a meno che non siano dispositivi di classe di protezione I

• i lavandini, a condizione che siano collocati nell'ambiente dove si trovi il paziente e che siano parti conduttive estranee,

• i telai metallici, se si trovino nell'ambiente dove si trovi il paziente e siano parti conduttive estranee, e

• i piani di lavoro in acciaio inossidabile, a condizione che siano collocati nell'ambiente dove si trovi il paziente e siano parti conduttive esterne

devono essere inclusi nel collegamento di equalizzazione del potenziale. La creazione di un collegamento equipotenziale supplementare richiede, necessariamente, la funzionalità del collegamento equipotenziale principale. La sezione nominale del conduttore equipotenziale principale è calcolata secondo la sezione 540 della norma DIN VDE 0100.

Accanto a queste misure vi sono le considerazioni e le esperienze, come quella di evitare l’insorgere di possibili differenze di tensione, che possano verificarsi come fonti di tensione, direttamente sul paziente o vicino a questo. Queste fonti di tensione possono causare delle correnti attraverso la resistenza del corpo, che fluiscono, non solo sul paziente, ma, possono, anche, influire o, addirittura, mettere in pericolo il medico e il personale paramedico. Inoltre, a causa della fuoriuscita di queste correnti, si presentano dei rischi relativamente alla funzione dei dispositivi medici attivi che può giungere fino al loro malfunzionamento.

REQUISITI DELLA NUOVA NORMA VDE 0100, SEZIONE 710

Alla fine del 2002, la precedente norma VDE 0107 è stata sostituita dalla sezione 710 della nuova norma VDE 0100. Il CES continua ad essere richiesto. Non viene più richiesta alcuna prova metrologica delle differenze di potenziale nell’ambito del gruppo 2. Tale requisito è stato trascurato poiché si tratta di una norma per la costruzione di nuovi impianti o per l'adattamento di vecchi impianti dopo avere introdotto dei significativi cambiamenti. La nuova norma contiene un severo divieto “PEN”. Ciò significa che i collegamenti di messa a terra (PE) e neutro (N) non possono più essere uniti fino al distributore di piano come rete TN-C, ma devono essere instradati, separatamente, dalla distribuzione principale come mostrato nella figura 2. La nuova norma VDE 0100, nella sezione 710 prevede una rete TN-S per edifici nuovi e ristrutturazioni, nella quale, per una installazione corretta, non esiste più una connessione tra i collegamenti di messa a terra e neutro. La figura 2 mostra, a sinistra, la rete TN-C e, a destra, la rete TN-S da installare in nuovi edifici ed in caso di ristrutturazioni.

Nella rete TN-C deve osservarsi un collegamento in parallelo a tubazioni, protezioni di reti di computer, armature ed altri corpi conduttori, nei quali si verifichi la distribuzione di flussi di correnti in funzione della conducibilità e del diametro dei materiali. Parte dei flussi tornano alle sorgenti tramite i collegamenti “PEN”. Con un morsetto è possibile determinare il flusso di corrente secondo la linea potenziale principale. Le correnti fluiscono su tutte le parti conduttive, cioè su tutti i materiali conduttivi e collegati a terra, ciò significa anche su sistemi di tubazioni metallici che rappresentino un potenziale conduttore.

Può crearsi una connessione accidentale tra i collegamenti di messa a terra e neutro, per esempio, attraverso un errore di isolamento che nessuno avrebbe notato senza una misurazione ed un controllo (si tratta di un cosiddetto procedimento RCM = controllo della corrente residua). Il monitoraggio RCM avviene mediante dispositivi di controllo differenziali secondo la norma DIN EN 62020, che consentono un controllo mirato dei singoli dispositivi o di elementi di questi.

La nuova norma richiede, inoltre, che la rete TN-S debba essere installata, completamente, dal quadro principale di distribuzione di bassa tensione e non più dal quadro di distribuzione principale dell’edificio. Il monitoraggio RCM attiva un allarme se si verifica un guasto di isolamento o un ponte tra i collegamenti di messa a terra e neutro.

Pertanto, in linea di principio, secondo la sezione 710 della norma VDE 0100, non dovrebbe verificarsi l’insorgere di correnti parassite quando la rete TN-S venga monitorata dalla sorgente. Per questo motivo, nella nuova norma si è omessa, tra le altre cose, anche la misurazione dei 10 mV relativi alla differenza di tensione fra gli elementi conduttori che possano essere toccati in sala perché la filosofia della norma presuppone che non debba più verificarsi il monitoraggio della corrente di ritorno.

Pertanto, si raccomanda di monitorare, continuamente, i sistemi TN-S. In queste condizioni, durante il normale funzionamento, non si possono verificare delle correnti vaganti dannose. Va, tuttavia, assolutamente notato, che il monitoraggio RCM non limita il valore della corrente, ma fornisce, solo, un'indicazione relativamente a quando venga raggiunto il limite di allarme! Pertanto, non rappresenta una misura di protezione e non v'è alcuna indicazione circa la fonte delle correnti per l’equalizzazione di potenziali / delle sorgenti di tensione

La corrente nel conduttore di messa a terra non sarà mai nulla, poiché ci sono sempre correnti di dispersione del dispositivo dovute a limiti di isolamento ed a cambi naturali dovuti all'invecchiamento dell'isolamento stesso. Quanto maggiore il numero di dispositivi collegati ad un’unica sorgente, tanto maggiori sono le correnti parassite. Pertanto, a seconda dell'uso dell’area, il limite di allarme dei circuiti con RCM deve essere superiore alla somma delle correnti di dispersione per rilevare eventi spontanei che aumentino il valore della corrente di dispersione o che indichino un crescente deterioramento dell'isolamento.

Il valore limite per la misurazione in un'area di monitoraggio cardiaco del gruppo 2 con una stazione di misura del catetere del cuore sinistro deve essere regolato di conseguenza. L'aumento delle correnti di equalizzazione misurate, con il metodo di monitoraggio RCM può, pertanto, essere un'indicazione di pericolose differenze di potenziali. L'aumento del totale delle correnti di dispersione può essere controllato rilevando la variazione del valore misurato, nel display, quando i dispositivi siano accesi.

Pertanto, se venisse modificato l'utilizzo di locali adibiti ad uso medicale o se l'installazione della sala fosse stata modificata in modo significativo, l'installazione elettrica dovrà essere adattata alla sezione 710 della nuova norma VDE 0100. In tali casi, vi è l'obbligo di adattarsi.

Tuttavia, l'implementazione e la conformità ai requisiti per l'installazione elettrica secondo la sezione 710 della norma VDE 0100 hanno un senso solo se la filosofia di installazione, relativa alla norma VDE 0100, che termina in corrispondenza della presa di corrente, viene mantenuta, costantemente, nelle sale mediche e quando si colleghino i dispositivi per uso medico. Tuttavia, è importante notare che le connessioni indesiderate e difettose tra i diversi gruppi sala 1 e 2 con reti informatiche attraverso antenne, citofoni, video / audio linee, reti di computer e di protezione contro i fulmini inficiano, nuovamente, la filosofia di sicurezza riportata nella sezione 710 della norma VDE 0100.

In tutti gli edifici con locali ad uso medico, è necessario verificare se almeno il cavo di equalizzazione locale generale risulti, strutturalmente, presente secondo la norma precedente VDE 0107.

Quando si consideri il problema di installazione, è necessario controllare i seguenti punti:

• looping

• induzioni

• aggiunta vettoriale di correnti

• armoniche

Nelle aree per uso medico del gruppo 2, vicino alla posizione del paziente, devono essere installati dei perni di collegamento, per i conduttori equipotenziali secondo la norma DIN 42801, attraverso i quali, le apparecchiature portatili elettriche mediche e le lampade portatili per sala operatoria, possano essere incluse nell'equipaggiamento del collegamento equipotenziale supplementare (fig. 3).

BARRA PER POTENZIALE DI EQUALIZZAZIONE

La barra di equalizzazione del potenziale per il collegamento equipotenziale supplementare deve trovarsi nell'area utilizzata (sala o gruppo sala) per usi medici o nelle sue vicinanze. Deve essere disposta una barra di equalizzazione del potenziale in corrispondenza di ogni quadro di distribuzione o vicino a questo, alla quale deve essere collegato il collegamento equipotenziale e il conduttore di protezione. Le connessioni devono essere fatte in modo tale che i due conduttori risultino, chiaramente, distinguibili e separabili.

2. COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE SUPPLEMENTARE PER DISPOSITIVI LOCALI AD USO MEDICO

Nel discutere il significato dell’equalizzazione del potenziale, per dispositivi portatili mobili di uso medico, vanno osservate, come prima, anche le norme valide VDE 0753 nella sezione 2/02.83: regole di utilizzo di apparecchiature elettriche per uso medico per le procedure intracardiache. La norma VDE 0753 stabilisce che, durante l'uso di dispositivi medici portatili attivi, in esecuzione secondo la classe di protezione I, in sale mediche del gruppo 2, i terminali corretti delle linee di collegamento equipotenziale supplementare e dei dispositivi di collegamento equipotenziali dell’area debbano essere esaminati, prima dell'utilizzo di dispositivi medici.

Delle correnti parassite provenienti da apparecchiature elettriche o delle correnti di equalizzazione del potenziale, tra parti metalliche dell’area e le correnti di misura di apparecchiature elettriche, possono fluire attraverso il cuore mediante il catetere intracardiaco o fluire verso il ricettore di un cuore aperto. La stessa problematica si applica al cervello.

Secondo la sezione 2 della norma VDE 0753, dei valori di corrente continua o di corrente alternata a bassa frequenza fino a 1000 Hz di 10 mA sono considerati come fisiologicamente compatibili. Tutti i dispositivi elettrici che emettano, in qualche forma, dell’energia, al paziente, o che siano anche, solo, connessi con questo, possono trasmettere queste piccole quantità di energia, e possono, pertanto, rappresentare, sempre, un pericolo per la sicurezza.

Il CES per dispositivi medici mobili o portatili continua ad essere una misura preventiva, per evitare l’esistenza di una tensione creata da (potenziali) differenze di tensione tra dispositivi con i quali si possa venire in contatto ed il paziente e, ancora, per portare tutte le tensioni ad un valore comune del potenziale.

Secondo la legge di Ohm I = V / R, per sale operatorie, sono richiesti dei bassi valori di 10 mV e 10 mA, ciò dato che, solitamente, il fattore di protezione della pelle con un valore medio presunto di circa 1 kOhm non vale per le applicazioni mediche.

La figura 4 mostra la rappresentazione schematica del regolamento legalmente applicabile secondo la legge di Ohm (tensione di contatto Ub = 10 mV, valore medio della resistenza offerta dal corpo RKörper = 1 kW, valore limite per la fibrillazione atriale = 10 mA) e, pertanto, la base di carattere elettrotecnico per la limitazione delle correnti e delle tensioni nell'ambiente nel quale si trovi il paziente.

La figura 4 illustra, ancora, la necessità di mantenere e di misurare un valore massimo della tensione di contatto di 10 mV. Ciò anche se questo, per i motivi precedentemente menzionati, non risulta previsto nella sezione 710 della nuova norma VDE 0100.

Durante l'utilizzo di dispositivi con contatto diretto con il paziente deve stabilirsi, almeno intorno al paziente (il cosiddetto ambiente del paziente), una regione con equalizzazione del potenziale rispetto ad un punto centrale di equalizzazione del potenziale che si trovi in prossimità del paziente ed al quale sia collegato il collegamento equipotenziale dei dispositivi.

In ambienti relativi al gruppo 2, devono essere installati, in prossimità della posizione del paziente, dei perni di collegamento per linee di equalizzazione del potenziale, che si snodino attraverso gli apparecchi elettrici portatili per uso medico concepiti per interventi intracardiaci e tavoli operatori mobili, nell’ambito dell’equalizzazione del potenziale per applicazioni di elettrochirurgia. L’equalizzazione del potenziale deve essere limitata alla zona, immediatamente, circostante il paziente, vale a dire nel raggio di 1,5 m. del tavolo operatorio oppure del letto di un'unità di terapia intensiva.

Se, in questa zona, si trovasse più di un paziente, i diversi punti di equalizzazione del potenziale vanno collegati ad una barra per l’equalizzazione del potenziale centrale, che viene collegata al conduttore di protezione dell'alimentazione elettrica per l'area in questione.

In prodotti per uso medico (figura 6) con esecuzione secondo la classe I e la classe II, le parti metalliche esposte dell'apparecchiatura devono essere, ulteriormente, collegate con elementi di collegamento secondo la norma DIN 42801 tramite linee equipotenziali flessibili con i punti di collegamento del CES dell’area (vedere la figura 7).

L'equalizzazione del potenziale può consistere in una connessione fissa permanente o in un determinato numero di singoli collegamenti, che vengano fissati quando i dispositivi vengano collocati vicino al paziente. I punti di connessione necessari per le linee di equalizzazione del potenziale contrassegnate in colore verde/giallo (denominazione standard VERDE GIALLO) devono, ovviamente, essere previsti tanto sui dispositivi come sull’impianto. La figura 8 mostra un esempio della posizione corretta o dell’adeguamento delle linee di equalizzazione del potenziale su un carrello mobile, presente, in sala operatoria.

Per i dispositivi medici mobili e portatili, il collegamento equipotenziale supplementare (CES) svolge diversi compiti:

 

  • Evitare o compensare differenze di potenziale tra apparecchiature elettriche e parti conduttive fisse nell'ambiente dove si trovi il paziente
  • Derivazione o riduzione delle correnti di dispersione maggiorate secondo l'allegato BBB della norma DIN EN 60601-1-1: 2001 (norme del sistema)
  • Ridondanza alla connessione del conduttore di protezione secondo la norma DIN EN 60601-1-1: 2001 in caso di interruzione del conduttore di un dispositivo.

 

DISPOSITIVO PER COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI SUPPLEMENTARI SU DISPOSITIVI MEDICI ATTIVI

 

La norma DIN VDE 0750 / EN 60601 / IEC 601 (con campo di applicazione in Germania, in Europa e nel mondo) non richiede, esplicitamente, la presenza di un perno di messa a terra, per ciascun dispositivo. Sebbene la norma faccia riferimento alle dimensioni meccaniche del perno, questa non contiene alcun requisito per l'installazione, in modo tale che anche i dispositivi medici possano essere offerti, sul mercato, senza questa connessione.

Ciò significa che, sotto determinate condizioni, l’operatore dovrà imporre questo requisito in corrispondenza della riconfigurazione di un dispositivo/prodotto per uso medico o in caso di gara per l’aggiudicazione di questo.

I dispositivi mobili su carrello che debbano adattarsi ad un sistema elettrico medico previsto secondo la norma DIN EN 60601-1-1, devono, sempre, contenere un dispositivo adatto per l'esecuzione di un collegamento equipotenziale supplementare a forma di stella (vedere riferimento letteratura n. 5).

Il collegamento equipotenziale supplementare può essere richiesto se le correnti di dispersione del nuovo dispositivo di sostituzione superino i limiti consentiti e se non sia installato alcun trasformatore di isolamento.

Ciò, in pratica, significa che non deve essere utilizzato un dispositivo medico senza perno di connessione e che, pertanto, debbano impiegarsi solo dei dispositivi medici con collegamento equipotenziale. Questo requisito si applica anche ai dispositivi non medici come monitor video, stampanti video e registratori utilizzati nelle sale mediche dei gruppi 1 e 2.

Come deve essere incluso un dispositivo medico o un dispositivo senza perno nel collegamento equipotenziale supplementare CES? Si consiglia, al produttore, di installare tale componente fin dall'inizio per quegli elementi che, nel senso più ampio del termine, sono o potrebbero essere associati a componenti invasivi.

Se l'applicazione (gruppo ambiente 2, invasiva, corrente di dispersione totale> 1 mA) lo richiedesse, il perno deve essere installato sul carrello dell'attrezzatura mobile o sui dispositivi medici.

Nel caso di vecchi dispositivi, che siano stati acquistati prima e durante la validità del regolamento sui dispositivi medici, questa installazione può essere eseguita da un tecnico esperto in area medica, (tenendo conto di tutte le norme applicabili per questa tecnologia: devono osservarsi specialmente le distanze in linea d’aria e superficiali, cosa che, per i monitor collegati in serie, può essere, a volte, problematica): Qualora ciò risultasse necessario l'accettazione deve essere effettuata da un esperto in collaudi del genere.


CES PER SISTEMI COME APPARECCHIATURE MEDICHE SECONDO LA NORMA DIN EN 60601-1-1


L'allegato informativo AAA della norma 60601-1-1 indica, nella sezione 19.201, che, per sugli alloggiamenti di dispositivi non medici, possono essere ammessi dei valori della corrente di dispersione anche maggiori rispetto ai valori limite corrispondenti alla norma 60601-1-1. Se i dispositivi non medici venissero utilizzati al di fuori dell'ambiente dove si trovi il paziente, possono essere accettati questi valori in eccesso delle correnti di dispersione sugli alloggiamenti.

Ulteriore equalizzazione del potenziale nei sistemi di dispositivi elettrici medici

Nell'ambiente dove si trovi il paziente, è necessario limitare le differenze di potenziale tra le diverse parti di un sistema. Nel limitare questa differenza di potenziale in un sistema di conduttori di protezione, svolgono un ruolo essenziale la qualità della connessione e l'integrazione nel sistema centrale. Pertanto, risulta importante prevenire delle eventuali interruzioni delle misure di protezione su qualsiasi parte del sistema.

• È possibile utilizzare collegamenti equipotenziali supplementari se la corrente di dispersione sull'alloggiamento superasse i limiti consentiti in caso di primo guasto.

• Non sono necessari collegamenti equipotenziali supplementari per apparecchiature elettriche per uso medico conformi alla norma internazionale IEC 60601-1-1. Tuttavia, nel caso di apparecchiature elettriche non mediche, questa misura non può impedire il superamento dei limiti ammissibili per i valori della corrente di dispersione sull'alloggiamento.

 

Il collegamento equipotenziale supplementare giallo-verde deve essere sempre collegato al cavo di alimentazione fino alla presa di rete, come viene mostrato nella figura 9, in modo tale che l'utente inserisca entrambi i cavi (ed in questo modo anche il collegamento equipotenziale) nella presa di rete corrispondente.

SOMMARIO

La necessità di un collegamento equipotenziale per evitare differenze di potenziale come fonte di tensione con potenziali pericoli, è stata indicata come risulta sopra.

Il monitoraggio della corrente di ritorno nel conduttore di messa a terra con tecnologia RCM non sostituisce la filosofia relativa alla prevenzione di differenze di tensione come fonte di energia per sorgenti di tensione caratterizzate da un rischio potenziale per i pazienti e per gli utenti nelle sale mediche. Pertanto, tutti gli utenti di dispositivi medici devono essere mantenuti informati, in modo dettagliato, sull'importanza e sulla necessità del CES. Per i dispositivi mobili, il cavo di equalizzazione PA deve essere condotto fino alla presa di alimentazione con il cavo di alimentazione e devono essere presenti solo dei dispositivi medici e dei dispositivi dotati di perno di connessione per un ulteriore collegamento equipotenziale.

LETTERATURA

1. VDE 0753 Part 2 / 02.83 Regole applicative per dispositivi elettrici per uso medico per procedure intracardiache

2. VDE 0100 Part 710: 2002.11.01 Installazione di sistemi a bassa tensione, aree mediche

3. VDE 0107 Impianti di potenza negli ospedali e nelle sale mediche al di fuori degli ospedali

4. Gärtner, A.; Sicurezza dei dispositivi medici - Guida per l'operatore, casa editrice TÜV Colonia, 2001, ISBN 3-8249-0672-4

5. Gärtner, A.; Requisiti per carrelli di attrezzature mobili, mt-tecnica per uso medico, 6/2002, 211 - 217

6. Hofheinz, W; Sicurezza elettrica nelle sale usate dai medici, casa editrice VDE 2001, ISBN 3-800-2527-4

7. Sudkamp, ​​N; Impianti elettrici nell'ospedale, casa editrice TÜV Colonia, 2001, ISBN 3-8249-0533-7

8. DIN EN 62020: 1999-07, Materiale di installazione elettrica - Monitoraggio di corrente residua per usi domestici e similari (RCM`s)

9. DIN 42801 edizione: 1980-04, perni di collegamento per conduttori equipotenziali

10. DIN 42801-2, edizione: 1984-01 Cavi di equalizzazione potenziale; presa di corrente